venerdì 29 aprile 2016

FLORIDA, DOVE IL BASSFISHING È RELIGIONE!!



UN SOGNO DIVENTATO REALTA'
 
Finalmente col Bass in frega pure qui in Italia ho un attimo di tregua per metabolizzare e dire:
"Cavoli allora non è stato solo un sogno? Ho pescato davvero in Florida!!!".
Infatti ancora non ci credo se penso alla stupenda esperienza che ho vissuto a fine febbraio, andando a pescare in Florida, precisamente nella zona di Orlando.

JESSE CON UNO STUPENDO BASS
Sono stato ospite del mio grande amico Jesse Tacoronte, professionista e guida locale, oltre che fondatore della Enigma Fishing.
Ho pescato una settimana, con un vero professionista della pesca al Bass, uno che è da più di 20 anni che fa tornei (è stato anche ad un passo dalla qualificazione al Classic), e credetemi, quando pensi di essere un buon pescatore e ti confronti con gente che pesca almeno 300 giorni all'anno, capisci che della pesca al bass non hai capito nulla o quasi.


Per un Italiano pescare in Florida, vuol dire pescare in un altro mondo.
In Italia non c'è alcun ambiente simile alla Florida, nello stesso lago ho pescato sui tronchi dei cipressi, kissimmee grass, mats, canneto e perchè no, anche l'erbaio e le ninfee.
Sono ambienti enormi: il lago di Garda, che per noi è grande, laggiu' è considerato poco piu' di un pond, ovvero una cava.
Ogni centimentro è un potenziale spot da big bass, ma solo con l'esperienza e lo studio capisci dove cercare il Bass.


Ho detto studiare perchè se vuoi prendere i pesci grossi devi proprio studiare, in Italia come in America.

OGNI CENTIMETRO PUO' REGALARTI IL BASS DELLA VITA!!!










E in America, l'esame è piu' tosto perchè hai molti ambienti differenti, e diverse specie di Bass.

TUTTO IN FLORIDA PARLA
DI BASSFISHING
Devi conoscere bene le abitudini del pesce e in quale momento preferisce una tipologia di pianta acquatica piuttosto che un'altra e ovviamente, non essendoci regole matematiche, la volta che pensi di avere capito dove trovare il pesce, ti ritrovi con un sonoro cappotto.
E' troppo bello, una sfida continua, che quando porta al risultato è ancora piu' esaltante.
Mi raccomando, quando dico studiare non intendo dire di passare ore su riviste/libri/blog o siti del settore, non bisogna imparare a memoria i cataloghi delle varie marche, al massimo si può prendere spunto da questi, ma il vero studio lo si fa sull'acqua.

IL PROPELLER DI MOLIX BUCA DA MATTI
In America la pressione di pesca è tantissima, basti pensare che sul Toho generalmente durante il weekend ci sono almeno un paio di tornei con un totale di barche che va dal centinaio alle 300 unità, più quelle dei pescatori che non gareggiano.
Nonostante questo, gli ambienti sono talmente grandi, che quasi sempre i pesci non risentono della pressione e quando abboccano, specie i Florida Bass, abboccano in maniera decisa.

Sono atterrato ad Orlando domenica sera, Jesse, era reduce da un torneo vinto un paio di ore prima, mi é venuto a prendere in Aeroporto, abbiamo mangiato al volo da Wendy's un hamburgher e via a letto.

TROVA L'INTRUSO....





Entrambi eravamo stanchissimi, io per il viaggio (tra l'altro ho viaggiato con American Airlines, e LO SCONSIGLIO VIVAMENTE almeno per gli intercontinentali), e lui appunto per il torneo.

Lunedì la sveglia non suona prestissimo, e la mattina la passiamo da Bass Pro Shop e a montare le canne e caricare l'attrezzatura in barca.

Jesse ha una fantastica Phoenix 920 ProXP Bass Boat con un Mercury 250 cv, un package da sogno: credetemi, la Phoenix è la miglior barca su cui sia mai stato.

JESSE'S BOAT & TRUCK

Ovvio io non pesco sempre dalla barca, ma avendo provato Nitro, Bullet, Ranger, Skeeter, e Triton, quando salgo su una Phoenix è tutta un'altra musica.
BASS PRO SHOP, E SEI (PEGGIO) DI UN BAMBINO 
 IN UN NEGOZIO DI CAREMELLE!!!

Finito di preparare l'attrezzatura, nel pomeriggio andiamo a pescare al Cypress Lake.


La pesca è stata dura, abbiamo preso pochi pesci di cui solo uno carino, io con un 4lbs ingannato con un senko piombato 1/16.

Pescare in quegli ambienti è qualcosa di inspiegabile: avere le Bald Eagle che ti volteggiano sopra la testa e vedere tantissime specie differenti di uccelli acquatici e alligatori a 10 metri da te, ti fanno capire subito di essere nel paradiso della pesca al bass.

BEL BASS CATTURATO A FLIPPING!




Tornando a casa verso l'imbrunire ci troviamo con i cervi che brucano vicino a casa e io come un bimbo esaltato a bocca spalancata che li osservo e cerco di fare la foto come se fosse un evento rarissimo e Jesse che mi dice "oh man, this is normal here!".
Infatti sia all'alba che al tromonto, vicino a casa sua o al lago ho visto diversi cervi girare indistubati, per non dire di tacchini grossi come Cocker o le Gru che sono comuni come i piccioni a Milano...che spettacolo!

Continuando con la pesca il secondo giorno, è stata un giornata molto proficua. Abbiamo catturato tantissimi pesci, sicuramente in barca son stati salpati più di 100 pesci ma purtroppo il gigante tanto da me sognato non si è fatto vedere... ma magari si potessero fare pescate cosi in Europa!!!!

Purtoppo mercodì c'e' stata una tempesta, prevista per metà mattinata, quindi abbiamo pescato solo un paio d'ore.
Almeno in questa occasione ho riscontrato una cosa in comune con l'Italia, quando la bassa pressione è in avvicinamento il bass si attiva anche in Florida!!!!!
Infatti abbiamo catturato dei bei pesci, sia a propeller che con il "deadly" senko piombato.
Con l'arrivo del fronte freddo, il giovedì si presentava come una giornata critica e infatti le catture sono state poche e non di grande qualità.

CI SI SCALDA COME SI PUO'...

Abbiamo pescato al Garcia Lake, il luogo dove Jesse vinse la gara la domenica precedente con una sessantina di keeper presi e una pesata di poco sopra le 15 libbre.
Come detto l'unica cattura è stata un 5 libbre ingannato a flipping, usando una beaver e un piombo da ben 2 oncie di peso. 
Questo è il bello e il brutto della pesca al bass, la domenica capisci dove sono i pesci e ne prendi quasi fino a stufarti e invece torni il giovedì e a momenti cappotti.

NON MALE PER DUE ORE SCARSE DI PESCA
Jesse, durante il viaggio di ritorno, mi ha detto una cosa che mi ha spiazzato: "Vedrai Francesco, il primo giorno di fronte freddo è dura, il secondo sarà meno difficile, ma sicuramente mangeranno a top water!".
Il venerdì è stato l'ultimo giorno di pesca, dove ho avuto una vera e propria lezione di pesca.
Iniziamo subito la giornata a galla, come aveva predetto Jesse, e al terzo lancio sotto barca, a due centimetri dalla mia mano ho slamato un pesce intorno alle 7 libbre.

Jesse, invece, che non sbaglia un colpo, a metà mattina inganna un bel 6 libbre a pitching.
Le catture sono molto rare, eravamo con un pesce io e 3 pesci Jesse, quando, ad un certo punto si decide di andare in una zona battuata dal vento.
La zona è famosa per la presenza di big bass, ma il colore dell'acqua non è assolutamente invitante.

BEL BASS INGANNATO A PITCHING

Io continuo a pescare a pitching, mentre Jesse mette su un crank.
Cattura un pesce da 6 lbs e poi un 7 libbre, mentre io rimango al palo, e decido di montare anche io un crank.

Mi fa battere le zone migliori, lo vedo proprio dispiaciuto per non riuscire a farmi battere il mio record e continua a dispensare nozioni e consigli che seguo scrupolosamente.

Verso sera, quando mancano 20 minuti alla fine della pescata, arriviamo vicini ad un porto.

Faccio il lancio perfetto, attaccato alla riva di cemento, parallelo perfetto.
Il crank lavora perfettamente, mentre Jesse, quasi per noia, lancia a centro lago per non rovinarmi gli spot.
Proprio durante uno di questi lanci nel nulla, la canna di Jesse  si pega ed esclama subito, "IT'S A BIG ONE!".
Il combattimento è lungo, il pesce non vuole farsi vedere ma alla fine Jesse ha la meglio!!!
Dopo le foto di rito lo pesiamo e supera di poco le 9 lbs.

Facciamo ancora qualche lancio, ammetto di essere molto frustrato, ho pescato bene, ma alla fine non è arrivato il big, mentre Jesse me ne ha fatti tre sulle orecchie.

LA CLASSE NON E' ACQUA!

Passata questa momentanea frustazione, mi metto a pensare alla fortuna che ho per aver pescato in Florida, per di più con un campione come Jesse, e il sorriso mi torna in un attimo, oltre al fatto che questi 5 giorni di pesca hanno aumentato il mio bagaglio tecnico in maniera esponenziale.
Se in 5 giorni ovviamente non migliori nettamente nella tecnica, la cosa che più ho imparato è stato il cercare di ragionare sempre con il pesce, di non smettere mai di pensare, sia se si sta catturando sia che non si sta prendendo, cercando di capire il perchè di entrambe le situazioni.



Dopo questa magnifica giornata, non mi resta che tornare in Italia, con due grandi certezze:

la prima che sono stato ospite di una famiglia stupenda che mi ha trattato come un re, e Jesse ormai è un amico speciale. Sono molto fiero ed orgoglioso di questa amicizia.

La seconda, che una volta che hai pescato il bass laggiù non vedi l'ora di tornare appena possibile!!

Per ultimo oltre a naturalmente a Jesse e la Enigma Fishing per avermi prestato le canne, voglio ringraziare la Pro Tackles, propietaria del marchio MOLIX, con la quale collaboro da anni. 
Grazie mille per il supporto datomi anche in questa circostanza!